Carta per stampante e fotocopiatrice: come scegliere la più adatta
La carta è carta, ma non tutti i tipi di carta per stampante sono uguali. Anzi, nel mercato della carta per stampanti, fotocopiatrici e macchine multifunzione ci sono diverse tipologie, formati e qualità di carta, ciascuno più o meno adatto agli usi che se ne devono fare e agli strumenti a disposizione.
Acquistare il tipo di carta più adatto all'uso che se ne deve fare e al dispositivo di stampa che si utilizza può significare non solo qualità di stampa migliore ma anche sensibili risparmi in termini di consumo di carta, di uso del toner e di usura della stampante o della fotocopiatrice multifunzione.
Ecco quindi come scegliere la carta per la stampante più adatta alle proprie esigenze e ai dispositivi di stampa che si usano.
Intanto: la carta è venduta in risme, solitamente da 500 fogli circa, o in BigBox, grandi scatole che contengono fino a 2500 fogli circa. Ovviamente una prima azione di risparmio è quella di valutare i propri consumi e acquistare di conseguenza: grandi quantità, come per esempio un BigBox o più risme, permettono di abbattere i costi unitari di spedizione.
I formati della carta per stampante
Il formato commerciale per la carta ISO 216 si basa sullo standard tedesco DIN 476: il formato iniziale della carta è un rettangolo delle dimensioni di 1 metro quadrato delle dimensioni di 841 x 1189 mm. Tagliando a metà questo formato per il lato più lungo si ottengono tutte le successive ed inferiori misure: A1, A2, A3, A4, etc.
La carta più utilizzata in quasi tutti gli uffici e gli studi professionali è quella in formato A4 delle dimensioni di 210 x 297 mm. Alcune stampanti e fotocopiatrici utilizzano anche il formato A3, che ha le dimensioni di 2 fogli A4 affiancati sul lato più lungo. Altri formati di carta sono utilizzati solo da dispositivi di stampa altamente professionali.
La carta propriamente detta è tale se ha un peso al metro quadro fra i 30 ed i 150 gr/m2. La carta di uso comune e quotidiano ha normalmente una grammatura intorno agli 80 g/m2: la grammatura per metro quadro indica la consistenza del singolo foglio di carta, e non necessariamente il suo spessore. Per fotocopiatrici, stampanti e dispositivi multifunzione si usa carta con grammatura tra i 60 g/m2 e i 90 g/m2.
La grammatura e le dimensioni non sono le uniche caratteristiche da considerare per acquistare la carta più adatta alle proprie necessità di stampa. Normalmente è infatti indicato, talvolta anche nel nome commerciale, l'uso specifico per il quale è ideale quel tipo di carta.
Carta uso mano: la più comune, la più economica, la più adatta a stampare semplici documenti di testo.
Carta patinata: rivestista con una specie di patina, esalta i colori facendoli risaltare e rilucere.
Carta speciale: ha una superficie ruvida che, fatte salve particolari esigenze, mal si adatta a stampanti e fotocopiatrici.
C'è poi la Luminosità, o valore di bianco, che distingue la bianchezza della carta.
La qualità massima è quella della carta tipo A, con punto di bianco elevatissimo e adatta a stampanti laser, inkjet e fotocopiatrici. I risultati migliori di stampa si ottengono con questo tipo di carta.
La carta di tipo B è il giusto compromesso, adatta a ogni tipo di stampante inkjet o laser, per i fax, per le fotocopiatrici e per i dispositivi multifunzione, e normalmente garantisce il miglior rapporto qualità-prezzo.
C'è infine la carta di tipo C, la più economica, buona per le stampe in bianco e nero o quando non è necessaria la qualità di una presentazione formale.
La carta riciclata invece ha una qualità necessariamente inferiore a tutte le altre ma ha altri valori, primo fra tutti quello del rispetto dell'ambiente e dell'impatto del proprio consumo su di esso.
Carta per la stampa: quale differenza tra ecologica e riciclata?
Sempre più aziende e realtà professionali prestano attenzione all'impatto ambientale delle proprie attività, e tra i modi di ridurre il consumo di risorse naturali e l'immissione nell'ambiente di sostanze inquinanti c'è sicuramente la scelta di utilizzare, per le attività di stampa, per le fotocopie o per i fax, carta di tipo ecologico.
Tuttavia c'è ancora parecchia confusione sul mercato quando si tratta di identificare chiaramente cosa significa carta ecologica per stampanti e fotocopiatrici e quale sia la differenza tra la carta considerata ecologica e rispettosa dell'ambiente e la carta riciclata.
Per fare chiarezza bisogna partire da una distinzione preliminare: la carta riciclata è ottenuta dal riciclo di materiali cartacei e può essere sbiancata, e quindi di colore bianco puro, oppure no, e quindi di colore più scuro, tendente al marroncino o al grigiastro; la carta ecologica è invece prodotta attraverso l'uso di cellulosa, ottenuta da legno proveniente da foreste certificate FSC, Forest Stewardship Council: questa certificazione garantisce che la materia prima usata proviene da foreste dove sono rispettati dei rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Fatta questa prima grande distinzione, e prima di scegliere la carta più adatta per la stampante, ci sono poi da sfatare alcuni miti duri a morire.
Cominciamo dalla carta riciclata: ormai tutti i produttori di stampanti, fotocopiatrici e dispositivi multifunzione garantiscono che la carta riciclata è perfettamente compatibile con le loro macchine, e che quindi la carta riciclata non inceppa stampanti, fax e altri dispositivi; la carta riciclata è perfettamente equivalente alla carta bianca, quindi non impolvera, non si strappa più facilmente e non emana un odore sgradevole, come invece accadeva nel passato; la carta riciclata non è nemmeno più cara di quella bianca, anzi ormai si può risparmiare sui costi di stampa anche fino al 15% del proprio budget; è vero invece che la carta riciclata, a causa della lignina contenuta in alcuni tipi di carta che si ricicla (per esempio quella dei giornali), tende a ingiallire: si tratta di un processo che impega numerosi anni e che quindi non impatta sulle normali attività quotidiane di stampa e dell'uso di documenti cartacei.
Riguardo alla carta riciclata c'è poi da sottolineare come esistano sul mercato tipi di carta riciclata perfettamente bianca, ottenuti in tre modi: l'aggiunta di fibra di cellulosa vergine, che non può superare il 40% (e che per essere davvero ecologica deve provenire da forese certificate FSC); dei processi di sbiancamento che utilizzano cloro e altre sostanze chimiche (in questo secondo caso si tratta di carta riciclata ma non perfettamente ecologica); dei processi di sbiancamento che non utilizzano sostanze chimica ma preparati a base di ossigeno.
C'è poi la carta cosiddetta 100% ecologica: si tratta di carta non solo proveniente da foreste certificate FSC, Forest Stewardship Council, o PEFC, ma anche sbiancata senza l'uso di cloro o sostanze chimiche ma solo attraverso i preparati a base di ossigeno. Per chiarezza bisogna dire che anche per la carta 100% ecologica rimane il problema dell'utilizzo di ingenti quantità di acqua ed energia.
Alla fine come fare a districarsi negli acquisti di carta ecologica per stampanti, fotocopiatrici e multifunzione? Imparando a riconoscere i marchi di riferimento e certificazione FSC, PEFC ed EU EcoLabel.